Oggi vi presentiamo l’ultima realizzazione della nostra Paola Ferrari: Sargon I di Akkad in 75 mm.
La Storia
Sargon I di Akkad, detto Il Grande, è considerato il fondatore del primo grande impero in Mesopotamia (XXIV secolo a.C.) perchè unificò le città-stato sumere e conquistò un vasto impero che si estendeva dall’Elam fino al mar Mediterraneo, includendo la Mesopotamia e parti dell’Anatolia. Governò da Akkad, la sua nuova capitale, il cui sito non è mai stato individuato.
La sua vita è avvolta nella leggenda. Sargon non era di etnia sumera; apparteneva invece alla tribù degli accadi, stanziata nel nord della Mesopotamia. Riuscì a prendere il potere nella città-stato di Kish e da lì, in pochissimi anni, conquistò le altre città-stato sumere, incluse Ur, Eridu e Lagash, acquisendo poi nuovi territori, tra cui parte della federazione elamita sul Golfo Persico e la città di Ebla, nell’odierna Siria .
Sargon tentò di consolidare il suo potere su un territorio più vasto dell’Egitto dei faraoni in quel periodo. Riuscì a formare un grande esercito, mai visto fino ad allora, che fondeva l’antica tradizione militare sumera con le tattiche più mobili delle tribù semite.
Sargon fu un sovrano conquistatore prima che un amministratore solerte, e questo tratto caratteriale non lo abbandonò mai. Il prediletto di Enlil, condusse campagne militari fino agli ultimi giorni della sua esistenza. Tuttavia, il lascito più importante dell’impero di Sargon non fu tanto l’apparato militare bensì, quanto l’aver elevato l’accadico al ruolo di lingua franca, grazie alla quale vennero intrecciati importanti rapporti commerciali e diplomatici con Mesopotamia, Anatolia ed Egitto ossia i tre grandi centri dell’Oriente dell’Età del Bronzo.
La scenetta
Sentiamo cosa ci dice Paola della sua realizzazione:
Il figurino rappresenta un soldato accadico (o meglio un niskum ovvero “soldato del re della nuova classe di militari professionisti introdotta da Sargon”) durante una delle spedizioni all’est tra i monti iranici. È un pezzo unico autocostruito e si basa su interpretazioni ricavate dalle scarsissime fonti a disposizione
L’equipaggiamento è costituito da un grande elmo in rame (siamo già nell’Età del Bronzo ma il rame, essendo meno costoso, era ancora usato) con paranuca in pelle o stoffa. La lancia e l’ascia erano in legno e bronzo mentre la protezione del torso era formata da due fasce incrociate di tela imbottita nota come “tutittu” (diffusa in tutto il Medio Oriente e in Egitto anche per molti secoli a seguire); lo scudo in vimini intrecciato era ricoperto da pelle (di ovino oppure bovino) rasata. L’abito è un semplice perizoma in lino o altra fibra vegetale mentre le calzature erano in cuoio.
Il serpente ai piedi del soldato è un cobra del Mar Caspio (diffuso in parte dell’Asia Centrale) e non il più noto cobra reale indiano.
Questo figurino in 75mm fa parte di una collezione privata. Mi sono dedicata alla pittura di questo soggetto molto particolare e originale e per me molto bello. Ho usato i colori Vallejo acrilici e AK True Metal per i metalli rifinendo poi il tutto con colori ad olio.