La H.M.S. Endeavour, nota anche come H.M. Bark Endeavour, era stata varata come nave carboniera nel 1764 per poi essere acquisita nel 1768 Marina Britannica che, previa trasformazione della nave in brigantino a palo, la destinò ad per una missione scientifica nell’Oceano Pacifico, allo scopo di esplorare i mari del Sud a caccia delle prove dell’esistenza dell’ipotetico continente Terra Australis incognita.
La trasformazione da nave carboniera a brigantino fu davvero impegnativa. L’alberatura venne completamente sostituita, la carena rivestita di sottili assi di quercia e lungo le murate vennero collocate numerose bocche da fuoco. Naturalmente anche gli ambienti interni vennero modificati e adattati al vivere civile di quei tempi.
La nave fu posta sotto la guida del tenente James Cook, che la comandò tra il 1769 e il 1771 durante il suo primo viaggio di esplorazione in Australia e Nuova Zelanda.
La missione di Cook, pur tra varie peripezie, ebbe un discreto successo e l’Endeavour divenne la prima nave europea a raggiungere la costa est dell’Australia.
In gran parte dimenticata dopo il suo epico viaggio, la nave concluse la sua avventura venendo adibita a nave trasporto truppe durante la guerra di indipendenza americana. Nel 1778 fu autoaffondata durante l’assedio della Baia di Narragansett. Il suo relitto non fu mai localizzato con precisione, ma alcuni resti, tra cui sei dei suoi cannoni e un’ancora, sono oggi in mostra in diversi musei del mare sparsi per il mondo. Una replica dell’Endeavour è stata varata nel 1994 ed è oggi ormeggiata presso l’Australian National Maritime Museum nel porto di Sydney. Lo Space Shuttle Endeavour fu così battezzato proprio in onore della nave di Cook. L’Endeavour appare anche sulla moneta da cinquanta centesimi della Nuova Zelanda.
Il socio Silvano Zanforlin ha auto costruito la sua splendida copia della Endeavour partendo dalla documentazione di un vecchio KIT della COREL Srl di Milano.
Partendo dal disegno, ha iniziato segnando e ritagliando ogni ordinata e la chiglia, poi mettendo giù il fasciame e tutto il resto. Un anno e più di duro lavoro per un risultato veramente splendido.