Oggi vi presentiamo la nuova opera del nostro infaticabile socio d’oltremanica ovvero Leonardo Nani: “Brothers in arms” – Cavalleggeri di Aosta 1859
La Storia
La campagna del 1859, durante la seconda guerra d’indipendenza, vide il Regno di Sardegna adottare la decisione di scacciare una volta per tutte gli austriaci dal Lombardo-Veneto.
Dopo un primo fallito tentativo avvenuto tra il 1848 / 49, il primo ministro Cavour, capì che per annientare il nemico era necessario procurarsi un valido alleato.
L’unico modo di porre la questione italiana al centro della politica europea, era quello di schierarsi al fianco di Inghilterra, Francia e Impero Ottomano per la liberazione della Crimea assediata dalla Russia.
La vittoria degli alleati portò il Regno di Sardegna al tavolo dei grandi d’Europa: Ai colloqui di pace di Vienna, Cavour pose sul tavolo la pretesa di restituzione dei territori del nord est da parte dell’Austria.
Parallelamente Cavour riuscì a strappare un’alleanza con l’imperatore Napoleone III° che prevedeva una discesa in campo dell’esercito francese al fianco dell’Italia solo in caso di una dichiarazione di guerra da parte dell’Austria.
L’Austria, dopo diverse provocazioni, cadde nella trappola e dichiarò guerra all’Italia il 26 Aprile 1859.
In pochi mesi l’Armè d’Italie, movimentò il suo esercito, che in poche settimane affiancò quello italiano, e dopo diversi scontri cruenti nella piana a sud del Lago di Garda, presso i comuni di San Martino e Solferino riuscirono ad avere la meglio sull’esercito Austro Ungarico.
Va ricordato che le cruentissime e sanguinose battaglie di San Martino e Solferino, con la presenza di moltissimi morti e feriti sul campo e soprattutto l’inadeguatezza dei servizi sanitari dei tre eserciti ispirarono al ginevrino Jean Henri Dunant, presente sul posto, l’ideazione della Croce Rossa, con lo scopo di formare un servizio sanitario che si occupasse dei feriti a prescindere dalla loro nazionalità. Nacque così nel 1863 il Comitato internazionale della Croce Rossa.
L’armistizio di Villafranca, 11 Luglio 1859, sancì la restituzione del Lombardo Veneto all’Italia
La scenetta
Veniamo al nostro figurino, scolpito dalle abili mani di Marco Pezzotti, viene ritratto nelle vesti di un cavalleggero del Reggimento Aosta in posa assolutamente rilassata, il che lo porta ad un’ambientazione fuori dai campi di battaglia.
Guardando diversi reportage di modellismo, ho tratto ispirazione per questo lavoro, da una scenetta più o meno simile di un modellista spagnolo: Un bramoso stallone baio, all’interno di una modesta scuderia scruta il suo compagno d’armi, in attesa di sfogare la sua potenza, lanciato all’ennesima carica.
Il Reggimento Aosta durante la seconda guerra d’indipendenza, era composto da 4 squadroni (circa 350 cavalieri), e componeva la seconda divisione comandata dal Luogotenente Generale Manfredo Fanti. I cavalleggeri si distinsero nelle cariche di Castelnuovo Scrivia, Montebello e l’assedio di Peschiera. Dal 1860 assunse l’attuale denominazione di Lancieri di Aosta.
Questo mini diorama, mi ha molto divertito anche perché per la prima volta i sono ritrovato a fare il muratore, seppur con qualche piccolo difetto, ma tutto sommato piacevole nel suo insieme. Nota dolente, per questioni di spazio ho dovuto cannibalizzare il destriero, non me ne vorranno gli animalisti, non succederà più promesso.
Colori acrili di diverse marche usati a pennello e ad aerografo hanno dato colore a tutto quanto.
Soldatino in 75mm commercializzato dal Club Amis di Milano, cavallo invece di La Meridiana Miniatures.
Come sempre ringrazio svariati amici soldatinari, Mario, Paolo, Vincenzo, mai restii a suggerimenti e consigli.