Oggi parliamo di un mezzo incredibile, che il socio Roberto Donati ha riportato alla ribalta dopo decenni di oblio storico e modellistico: Il carro Tsar del 1915.
L’impero russo era in una posizione precaria nel 1915. Un’offensiva tedesca sul fronte orientale aveva circondato l’esercito russo nella regione della Galizia (oggi nell’Ucraina occidentale) e della Polonia.
Lo Zar stesso diede ordine di vagliare le proposte, arrivavano copiose, da parte di ingegneri per creare nuove armi ed invertire la tendenza della guerra a favore della Russia. Uno di questi era il progetto del carro armato Tsar di Nikolai Lebedenko.
L’ ingegniere Nikolai Lebedenko prestava servizio per l’ esercito imperiale russo col grado di capitano. Godeva della stima dello zar Nicola II Romanov ultimo zar di tutte le Russie .
Il capitano si presentò dall’Imperatore con un modello da lui costruito di un carro armato spinto da un piccolo motore a molla strappato da un grammofono. Il progetto non prevedeva cingoli ma due gigantesche ruote del diametro di nove metri. Secondo il progettista il mostro non avrebbe avuto difficoltà a superare ostacoli di qualunque genere visto che si immaginava di costruire un serbatoio all’altezza di una casa a tre piani con pistole incorporate in grado di ridurre in polvere intere fortezze.
In particolare lo scopo era quello di passare sulle trincee tedesche. Allo zar il progetto piacque e finanziò la sua realizzazione, che non era particolarmente economica ed anzi ammontava alla bellezza di 220000 rubli. Terminato il bestione, questo divenne il più grande mezzo militare terrestre mai costruito, primato che mantiene a tutt’ oggi.
Fu portato ai margini di un bosco dove fu messo in moto dando subito l’ impressione d’ essere dotato di motori sotto potenziati per la stazza.
Tra le altre cose era necessario un equipaggio di 15 uomini per controllare questo mostro da 60 tonnellate
Dopo aver scavalcato il primo ostacolo, si impantanò in una buca da cui non venne più fuori e fu abbandonato e con lui il progetto. Il carro armato che era stato chiamato Tzar. Venne inglobato dalla foresta, di Lebedenko non si hanno più notizie, e lo Zar venne assassinato con tutta la sua famiglia.
Roberto ha costruito, da par suo, un modello in scala 1:72 partendo da un kit della Zebrano.