Oggi parliamo di quello che è forse il principale artista della Box Art: Jack Leynnwood
Dice un suo biografo che non è mai esistito nessuno che abbia invogliato all’ acquisto di un modello come quest’artista eccezionale che nella sua vita ha dipinto centinaia di scatole di montaggio, senza far differenza tra cielo mare o terra. Era nato nel 1921a Los Angeles e, crescendo nelle vicinanze della MGM spesso veniva ingaggiato per piccole parti con cui portava a casa qualche dollaro. Possiamo dire senz’altro ipotizzare che aver avuto la fortuna di crescere in un periodo doppiamente spettacolare della cultura americana ( L’età d’oro dell’aviazione e la nascitadel grande schermo di Hollywood) abbia avuto un grande e positivo impatto sul piccolo Jack.
Allo scoppio della II guerra mondiale partì volontario in aeronautica ove prestò servizio in varie località, conseguendo il brevetto più pesante: quello da pilota da combattimento. Al termine del conflitto si iscrisse al Art Center College of Design in Pasadena, California. Dopo la laurea, Leynnwood ebbe il suo primo lavoro e fu ingaggiato del costruttore aeronautico Northrop Corporation.Il suo compito era quello di fornire illustrazioni dei loro aerei e prodotti come l’F-89, il T-38 e i missili Snark. Le illustrazioni vennero poi utilizzate per stampe, pubblicità e brochure.
Negli anni ’50 la Revell mise gli occhi su questo fenomeno e se lo accapparrò. Il primo lavoro di Jack per la Revell fu un Lockheed C-130A Hercules in scala 1/140.
Sempre per Revell in quel periodo creò il suo capolavoro: il leggendario Memphis Belle” la bella di Memphis” Era questo un bombardiere così potente e per missioni così importanti che arrivati a venticinque, l’ equipaggio veniva messo in congedo. Il nome lo aveva inventato il capitano in onore della sua ragazza.
Questo sarebbe stato l’inizio di un lungo e redditizio sodalizio. Poiché gli fu messo a disposizione un numero sempre maggiore di lavori, Leynnwood fu in grado di lasciare la Northrop e di lavorare come freelance a tempo pieno. La Revell era pronta a cambiare il suo look, così le opere di Scott Eidson e Richard Kishady lasciarono il posto a Leynnwood e John Steel. Questo periodo, dal 1959 circa fino a tutti gli anni ’60, è considerato la seconda “età dell’oro” della Revell e della grafica delle scatole di modelli in generale. Lo stile artistico di Leynnwood continuò a svilupparsi, così come le tecniche di marketing più sofisticate per la vendita dei kit di modellismo.
I ritmi della sua produzione divennero progressivamnete folli: arrivò a cinque unità settimanali con una qualità sempre impeccabile ed inarrivabile
Nonostante questo ritmo di lavoro incredibile questo periodo intenso, Jack trovò il tempo per continuare a collaborare con la sua Alma Mater, l’Art Center College. Due giorni della sua intensa settimana lavorativa erano sempre dedicati all’insegnamento dell’illustrazione, continuando per 25 anni.
Leynnwood nella sua luminosa carriera ha realizzato illustrazioni di kit di ogni tipo spaziando dall’aviazione (suo tema preferito) fino ad ogni altro tipo di soggetto, compreso The Phantom (da noi noto come L’uomo mascherato).