Oggi torniamo a parlare di navi. Il socio Silvano Zanforlin ci propone la ultima realizzazione: la H.M.S. Hood.
Questa nave fu un incrociatore da battaglia della Royal Navy, uno dei quattro della classe Admiral ordinati a metà del 1916 con l’Emergency War Programme e fu l’unica ad essere stata completata. Venne battezzata così in onore dell’ammiraglio del XVIII secolo Samuel Hood. Molte navi nella storia della Royal Navy ebbero questo nome, ma questa fu senza dubbio la più celebre.
Il 22 agosto 1918 la nave venne varata alla presenza della vedova dell’ammiraglio Horace Hood, ultimo caduto fra i membri della famiglia Hood ed il 20 maggio 1920 la nave entrò in servizio attivo.
Fra le due guerre, l’Hood da semplice nave da guerra (per quanto la più grande del mondo), divenne un simbolo: Fra il novembre 1923 ed il settembre 1924, insieme ad altre navi della marina di sua Maestà, compì una crociera intorno al mondo visitando gran parte delle colonie dell’Impero Britannico con l’obiettivo di ricordare ai Dominions la loro dipendenza dal potere marittimo britannico ed incoraggiarli a sostenerlo economicamente, finanziando la costruzione di nuove unità e la disponibilità di basi navali
Durante la seconda guerra mondiale l’Hood fece parte della Mediterranean Fleet. L’epilogo della sua storia avvenne Il 21 maggio 1941 quando quest’ultima e la moderna nave da battaglia Prince Of Wales salparono per intercettare le navi tedesche Bismarck e il Prinz Eugen presso lo stretto di Danimarca.
In base alle loro segnalazioni la navi inglesi entrarono in contatto con la formazione tedesca alle 05:52 del 23 maggio ad una distanza di circa 24 km. L’Hood aprì subito il fuoco: alle 05:55 la formazione tedesca rispose concentrando il fuoco sull’Hood stessa, che si trovava davanti alla meglio protetta Prince of Wales.
Nelle prime fasi della battaglia la nave venne colpita sul ponte superiore con conseguente incendio di una catasta di munizioni antiaeree che si trovavano in coperta. Alle 06:00 la Bismarck centrò la Hood che, fra gli sguardi atterriti dei marinai inglesi, saltò in aria e dell’orgoglio della Royal Navy non restarono che chiazze di nafta. Dei 1415 marinai di equipaggio solo di loro tre sopravvissero, e morì anche il vice-ammiraglio Holland che la comandava.
Il kit che Silvano ha realizzato è un Trumpeter in scala 1/350. La difficoltà maggiore che ha incontrato è stato sopratutto il posizionare le fotoincisioni (ad esempio le battagliole) anche se ovviamente a modello finito non si notano.